“La chiave della bomba alla stazione di Bologna è in quei mesi che la precedono.
Due storie parallele, solo apparentemente distanti.
Mentre da Ginevra il gruppo di potere – strettamente legato ai servizi segreti militari dell’epoca – muoveva i soldi per le operazioni di copertura, a Roma dietro la ferocia di un gruppo solo apparentemente “spontaneista” si muovevano alleanze stragiste.
Oggi, dopo quarant’anni, nell’aula della Corte d’assise di Bologna, quei due fili si incrociano.”

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Strage di Bologna – 2 agosto 198085 morti, 200 feriti

Non c’è futuro senza memoria.